Parlare di “canna da bolentino” al singolare non è un cosa facile, perché le varianti tecniche di questo tipo di pesca impongono spesso attrezzi con caratteristiche molto precise.
Questo articolo non sarà forse il più grande mai scritto ma ha il preciso obiettivo di farti comprendere quali sono le varie tipologie costruttive del fusto e dei materiali (anelli e porta mulinello su tutti) che compongono le canne per il bolentino dalla barca.
Non parleremo di precisi modelli che siano magari di moda oggi.
Ok, se sei su questo sito web lo sai, è uno spazio personale in cui si parla di pesca in mare, che io stesso (Matthieu Amato) pratico con i miei prodotti a marchio Amato, e tutto questo è possibile anche grazie al migliore negozio di pesca online PESC.IT che mi supporta (mi supportate voi, se comprate tutte le vostre canne e mulinelli lì, oltre che su AMATO.IT). Chiusa parentesi.
Adesso vediamo di approfondire insieme questa guida alla scelta della canna da pesca a bolentino.
Come deve esser fatta? Azione di punta grazie alla vetta
Iniziamo trattando delle prerogative “giuste” della canna da bolentino, intendendo con questo termine l’attrezzo genericamente usato sotto costa. Parliamo di canne che hanno i seguenti step di piombo utilizzabile:
- 100 grammi
- 150 grammi
- 200 grammi
- 250 grammi
- 300 grammi
- 500 grammi
Attenzione però perché non sono pesi di piombo che puoi lanciare (cosa che invece viene indicata in altre tecniche)! Sono piombi massimali che puoi usare a bolentino.
Una canna da bolentino costiero (o “bolentino leggero“) deve essere resistente e, per quanto possibile, leggera; ma il requisito primario che la rende interessante ai nostri occhi è la cosiddetta “azione di punta”. Vale a dire che la punta della canna dovrà essere particolarmente cedevole, in modo da piegarsi sotto ogni piccola trazione: una volta in pesca, questa caratteristica ci permetterà di cogliere subito le mangiate e di distinguerle immediatamente dagli altri movimenti, nella maggior parte dei casi dovuti a oscillazioni della barca.
Sottovetta e fusto della canna da bolentino ideale
Sotto il vettino, il fusto dell’attrezzo dovrà essere abbastanza rigido, in modo da consentirci una ferrata pronta. Una canna ben progettata non si piega molto durante il recupero del piombo ma fletterà, e bene, nel caso in cui agganciassimo un bel pescione. In questo caso l’elasticità della canna ci aiuterà ad ammortizzare le testate della preda, favorendo la nostra vittoria nel combattimento. Di conseguenza, gli anelli passafilo saranno distribuiti sul fusto non a intervalli regolari ma con un incremento deciso del numero vicino alla vetta.
Quanto deve essere lunga la canna da bolentino?
Possiamo trovare canne da bolentino in tutti i negozi di articoli da pesca. Sono telescopiche e di lunghezze che variano da 1,5 a 5 metri. Il materiale più usato per realizzarle è il carbonio che, piano piano, ha preso il posto della fibra di vetro, nonostante costi di più. Solo per le canne molto economiche (sui 10-15 euro) si parla di “composito fibra-carbonio” in cui il secondo è necessario per conferire rigidità e leggerezza.
Quale canna devo scegliere?
Fatte queste premesse, ognuno di noi sceglierà in funzione delle proprie preferenze sia tecniche sia di costo. Per quanto riguarda la lunghezza, va detto che la misura ideale è 4 metri: perché è abbastanza lunga da permetterci di gestire al meglio le sfuriate delle prede e di usare terminali lunghi senza avere problemi al momento di portare il pesce a guadino. Alcuni pescatori, però, trovano le canne lunghe “troppo ingombranti” e preferiscono limitarsi alle “2 metri”. Comunque, il mercato offre scelta in abbondanza, con prezzi che partono da 10 euro e arrivano fino a 400.
Quali sono le migliori canne da bolentino?
Decine di volte. Forse centinaia, mi è stato chiesto di consigliare una canna da bolentino. La risposta è scritta anche qui di seguito: vai sulla pagina seguente: Migliori canne da pesca a bolentino – negozio di pesca online PESC.IT . Devo mandarti su un altro sito perché qui su AMATO.IT ci sono solo le mie canne che non possono coprire tutte le tecniche di pesca. Mentre su PESC.IT trovi le AMATO ed anche quelle di altre marche (questa spiegazione dovevo dartela per essere chiaro con te).
Caratteristiche necessarie in una buona canna da pesca al bolentino
Adesso veniamo alle caratteristiche che una canna da bolentino costiero e medio deve avere
Al di là dei gusti personali e sempre parlando del bolentino costiero, ci sono fusti più o meno cedevoli che si adattano meglio a una variante di pesca piuttosto che a un’altra. I garisti della canna da natante arrivano a portare con sé anche 5-7 canne, per decidere sul momento qual è la più adatta. Senza volerli emulare, quindi senza esagerare, possiamo comunque dire che le canne più cedevoli (o, come si dice, “molli”) sono da usare per la pesca delle prede di mezz’acqua, arrivando anche alla lunghezza massima di 5 metri, mentre le più rigide sono decisamente adatte alla pesca dei possenti pesci di fondo.
La migliore canna da bolentino… che tipo di vette monta?
Da quanto abbiamo scritto finora si sarà intuito come possa essere fondamentale il ruolo della vetta di una canna da bolentino. Quando si tratta di comprare la canna, questa domanda è importante. I cimini (altro termine per indicare le vette) possono essere costruiti usando i due materiali che abbiamo menzionato prima parlando del fusto: carbonio o fibra di vetro. In questo caso, però, il discorso in termini di efficacia cambia, perché sarà molto diversa la forma dell’oggetto. In altre parole, se nel caso del fusto è sicuramente meglio che il costruttore utilizzi la fibra di carbonio, nel caso del cimino avremo bisogno di un segmento sottile ma pieno. Date queste condizioni, le vette in vetro (identificate spesso con l’espressione “nylon multicolor” a causa della classica verniciatura sgargiante) risultano sicuramente vincenti: estremamente flessibili e resistenti, se ben proporzionate nella conicità si piegheranno in modo progressivo. Ecco perché la fibra di vetro è il materiale di gran lunga più usato nella costruzione delle vette.
Cimini in fibra di vetro o carbonio?
La fibra di carbonio crea vette che sono altrettanto “piene” di materiale ma leggermente più fragili rispetto alla fibra di vetro. Inoltre, offre una curva più omogenea: per questo è usata soprattutto per le canne destinate alla pesca in sospensione dei pesci di mezz’acqua, soprattutto sgombri.
Anche in questo caso, la scelta finale spetta a noi.
Ci sono pescatori che usano solo vette in fibra di vetro e altri che pescano solo a mezz’acqua con cimini in carbonio.
Infine, la vetta della nostra canna da pesca potrà essere telescopica (che “viene fuori dal fusto”, dotata di anelli scorrevoli) oppure a innesto, cioè separata dal resto della canna e da inserire nel sottovetta prima di iniziare a pescare.
Tutto questo discorso ovviamente ha più senso per un bolentino costiero e medio: cioè quello che va per la maggiore cercando di pescare orata, pagello, pagro, sarago e la gran parte dei pesci nostrani. Le “altre canne”, vale a dire le canne da pesca col mulinello elettrico, e le canne da bolentino live e live kab sono solitatemte due pezzi a innesto, o monopezzo, e non prevedono l’innesto ulteriore del vettino.
Anelli delle canne da bolentino: requisiti fondamentali
Tra le informazioni utili che devi conoscere a riguardo delle canne da bolentino c’è l’anello scorrifilo. L’ho scritto al singolare ma, come sai, ce ne saranno molti fissati sulla canna con una o due legature apposite. Questo oggettino di piccole dimensioni è il collegamento tra la canna e il pesce. Ha il potere (quando scheggiato) di farci perdere qualunque pesce, poiché la sua “pietrina” diventa tagliente alla stregua della lama d’un coltello!
Allora diamogli la dovuta importanza nel momento della scelta della canna da bolentino.
Spesso lo sguardo di chi compra una canna è catturato dal colore e dalle serigrafie o dal tipo di punta. Gli anelli montati sulle canne da bolentino sono a ponte singolo o doppio (ovvero con uno o due agganci sul fusto). Il secondo tipo è più robusto e affidabile, ma se trattiamo a dovere le nostre canne, anche i primi andranno benone. La superficie sulla quale scorre il filo è detta “pietra” e, di solito, è l’aspetto più importante. In genere è realizzata in carburo di silicio (SiC), materiale che resta integro a lungo e che protegge il monofilo dal surriscaldamento durante i lunghi recuperi.
Di norma, troviamo un anello fissato alla parte superiore di ogni elemento della canna. Possiamo trovarne due o tre scorrevoli solo sulle vette telescopiche dei modelli così concepiti. Se questi scorrevoli sono stati posizionati bene (da chi ha progettato la canna) allora possiamo tollerarne la presenza, perché faranno bene il loro lavoro. Diversamente, gli scorrevoli danno spesso problemi e sarebbe bene scegliere canne che non ne hanno.
Ovviamente questa guida alla scelta della canna da pesca a bolentino vuole solo essere un approccio al tema; un punto di partenza per chi ha intenzione di migliorarsi nella pesca dalla barca, come ho fatto io negli anni, cercando di continuare a imparare anche io da ciò che mi succede ogni volta che pesco.